Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film
I fratelli Dardenne difficilmente sbagliano il colpo in canna, ed anche in questo riuscito film riescono a coniugare una storia non certo semplice da gestire con una leggerezza che non fa non desiderare anche nello spettatore più smaliziato l'arrivo dell'happy end. Passando da un abbandono all'altro, il giovane (e bravo) protagonista corre costantemente sulla sua bicicletta come a voler esorcizzare le tante nefandezze della vita, una sorta di ribellione motoria che lascia spazio allo sfogo ed alla rabbia senza assumere, se non nel caso del tentato furto, conseguenze più tragiche. Ci sono comunque redenzione e perdono dietro l'angolo, ed una nuova vita tutta da ricostruire. Saggia la scelta di lasciare al minimo l'accompagnamento musicale, quasi una sorta di intermezzo appena accennato nei momenti più salienti della pellicola.
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