Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film
Anche se le disgrazie che affliggono il giovane Cyril all'inizio sembrano troppe, compresi i ripetuti furti della bicicletta, il film ha una sua logica ed alla fine funziona, anche se continuo a preferire opere come Rosetta e Il figlio, altrettanto sofferte del Ragazzo con la bicicletta. Il rapporto tra genitori e figli continua ad essere uno tra i preferiti dei fratelli Dardenne, due tra i registi più rigorosi dei nostri tempi nel loro discorso sulla nostra società ed i suoi guasti, ed i registi che, forse, sanno trarre i più alti accenti da un'apparente semplicità di mezzi usati.
Una bella serata quella di sabato 13 agosto scorso... Con intervista del critico Giovanni Maria Rossi a Jean-Pierre Dardenne, che gentilmente si è concesso, anche grazie al fatto che da 25 anni viene in vacanza al mio paese. Peccato per qualle quattro o cinque scariche di fuochi artificiali che hanno leggermente (ma dico leggermente, eh!) infastidito la proiezione del film.
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