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Arabella l'angelo nero

Regia di Stelvio Massi vedi scheda film

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La recensione su Arabella l'angelo nero

di mm40
2 stelle

La differenza fra Stelvio Massi e Sergio Leone si sapeva anche prima di questo Arabella l'angelo nero; certo però che un lavoraccio del genere non lo meritava neppure il Massi autore di poliziotteschi beceri e mariomerolate varie. Il livello è talmente basso, la regia tanto tirata via, le interpretazioni così cagnesche che si sfiora quasi il sublime; oltrettutto la sceneggiatura dell'anonimo Filippucci, poi, è un simile concentrato di sciocchezze, luoghi comuni e atrocità inverosimili da far gridare 'basta!' anche al più paziente o distratto degli spettatori. Dentro ad Arabella c'è un po' di tutto: dal thriller all'erotico (quello principalmente: tette su tette da principio a fine), dal sentimentale al romanzo psicologico (il marito gambizzato e con il blocco dello scrittore, la moglie frustrata che ricerca soddisfazione nel sesso occasionale, etc.), ma il problema è che non c'è alcun tipo di amalgama fra i generi, tutto pare buttato lì a caso, in maniera eterogenea o, se si vuol essere più chiari: totalmente caotica. Il regista per la vergogna si firma Max Steele, così come la colonna sonora tremendamente anni '80 (tastieroni, eco disumane, chitarre distorte che suonano come motoseghe nello sgabuzzino accanto) è accreditata a tale Serfran: inutile anche solo commentare, la qualità del prodotto è tanto bassa che non si potrebbe chiedere a nessuno di lasciare il proprio nome e cognome sui titoli di testa. Anche se qualcuno, anzi qualcuna, in verità lo fa - per forza di cose: ed è la protagonista Tinì Cansino, unico nome di risalto in tutto il cast, starletta televisiva (sponda Fininvest) in quel momento piuttosto celebre, palesemente incapace di recitare e qui alla sua ultima comparizione degna di nota sul grande schermo. Per fortuna. Pasticcio giallo/nero in salsa erotica, decisamente immangiabile. 1,5/10.

Sulla trama

Piacente ragazza si divide in due vite: di giorno è l'affettuosa moglie di uno scrittore paralitico (e scontroso), di notte si sfoga diventando l'Angelo nero, peccatrice senza alcun tabù. Ma nel giro vizioso in cui la ragazza si insinua cominciano a fioccare gli omicidi.

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