Regia di Duncan Ward vedi scheda film
Acidissima commedia all British che gravita attorno al mondo dei mercanti d'arte, "Boogie woogie" è uno spietato decalogo sulle peggiori patologie che affliggono la socità contemporanea quali arrivismo, opportunismo, egoismo, avidità. Dotato di una struttura corale ben congegnata, l'interessante esordio di Duncan Ward si muove spietato fra gli anfratti del tradimento, ch'esso sia carnale o morale poco importa, nessuno è immune: dal gallerista senza scrupoli all' ambiziosa assistente, dal subdolo pigmalione all'artista annoiato, dagli eccentrici collezionisti a loschi faccendieri. Ce n'è per tutti i gusti in questo film tenedente all'amaro nonostante il taglio ironico. Il ritratto che ne emerge a tratti risulta un po' eccessivo ma non si discosta poi molto dalla realtà di tutti i giorni contando poi che nel mirino troviamo la tipica opulenza da jet set. Non lusinghiero magari ed un po' troppo ammiccante ma efficace nel suo scopo. Strepitoso il cast che oltre a rispolverare interpreti come Gillian Anderson ed Alan Cumming, s'affida alle solide prove di grandi caratteristi come Stellan Skarsgàrd e soprattutto Danny Huston. Una talentuosa faccia tosta mai troppo utilizzata.
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