Regia di Shion Sono vedi scheda film
Pellicola che si incastra nel film 'Suicide club' e lo completa. Tema principale il disagio giovanile in un universo familiare giapponese, e forse universale, in cui la comunicazione tra genitori e figli non esiste o perlomeno non è utilizzata per le questioni fondamentali. Il padre di famiglia dice, in una sequenza verso i tre quarti della durata complessiva di ben 160 minuti, che se la figlia si fosse lamentata con lui della propria vita lui l'avrebbe picchiata e questo la dice lunga sul clima che si respira nel ménage familiare. Trama sintetica: una famiglia formata da padre,madre e le due figlie adolescenti vivono in un paese del Giappone tranquillo e sulle rive del mare in un ambiente apparentemente idilliaco. La figlia maggiore Mitzuko (nome consuetudinario per le protagoniste dei film del regista Shion Sono) sogna di raggiungere la capitale Tokyo per vivere finalmente la propria vita e togliersi dal torpore asfissiante che prova quotidianamente alle prese di un padre assente poiché continuamente impegnato nel lavoro di giornalista di fatti quotidiani di provincia e la madre relegata a fare la casalinga ma soprattutto destinata ad avvallare le decisioni del patriarca dall'aspetto bonario ma dall'animo dittatoriale e violento. A simboleggiare il clima di infelicitá diffusa e di ottusità da parte dei genitori una sequenza fondamentale risulta quella in cui la moglie dipinge un quadro nel quale il soggetto è la famiglia al completo e come sfondo un contesto campestre. Mentre stanno posando le due ragazze hanno una espressione triste ma nonostante ció la madre le ritrae sorridenti senza tentare il minimo sforzo di farle sorridere. Successivamente la figlia maggiore chiederá al padre di poter andare a vivere a Tokyo come desidera ma, subendo un secco no, deciderá di fuggire seguita subito dopo dalla sorella minore. Arrivate a Tokyo entreranno a far parte del SUICIDE CLUB attraverso un sito di chat istantanea con l'emblematico nome di rovine.com. Tale Club, oltre a teorizzare il suicidio in massa, ha come attivitá principale quella di vendere un servizio alla societá particolarmente insolito cioè quello di creare una famiglia fittizia a coloro che ne fanno richiesta. Ciò si rende possibile, tramite pagamento, affittando i componenti del club a persone che desiderano avere figli, moglie, marito o genitori per un tempo che può andare da poche ore ad alcuni anni.
Il padre, dopo il suicidio della moglie distrutta poiché sente di aver fallito nel ruolo genitoriale dopo la fuga delle due ragazze, partirá anch'egli per Tokyo tentando di ritrovare le due figlie.
Descrizione del disagio giovanile che mette a disagio lo spettatore con una forza visiva e psicologica che ricorda nello stile il regista Lanthimos di cui si riscontrano assonanze per il servizio 'dell'affitto della vita' simile a ciò che avviene nella pellicola 'Alps'. 'Noriko DInner table' fa parte della trilogia della vendetta di Shion Sono in un contesto filmico ben diverso dalle sue ultime prove infatti se oggi le pellicole possono essere considerate simili a quelle dirette da Miike per ritmo, temi ed ambientazioni in questa un contesto musicale oppressivo, quasi una nenia angosciante e soprattutto una messa in scena priva di 'orpelli' e 'fantasmagorie' fanno del film in questione un vero e proprio pugno allo stomaco verso lo spettatore. Il 'clima' creato da Sono ben si addice al tema descritto dell'incomunicabilità e del disagio giovanile che porta, per fortuna solo in pellicola, all'atto estremo del suicidio come gesto simbolico di comunione dei giovani appartenenti al Suicide Club per i quali la vita si svuota del proprio valore intrinseco avendo delegato il proprio esistere ad una esperienza 'virtuale' più appagante.
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