Regia di Shion Sono vedi scheda film
Ogni fotogramma, ogni atto, si serrano bendati dal fasto onirico e vacillante della regia di Sion Sono. Comincia così- con delirio splatter annesso- l’opera simbolo degli anni 2000 del sol levante, che nella sua enigmatica crudeltà riesce comunque a tenere saldamente insieme ideazione filosofica e creazione cinematografica. Un film cupo, pastoso come la fotografia che lo illumina, malinconico come la colonna sonora che lo accompagna. Sottovalutato.
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