Regia di Guillaume Canet vedi scheda film
Film maiuscolo, come lo si gira e gira. Funziona la tensione, funziona la sceneggiatura, funziona la colonna sonora, gli attori, la fotografia. C'è di che sbavare per due ore di fila in attesa di un finale imprevedibile ed a cui lo spettatore viene preparato con cura attraverso buoni colpi di scena che arrivano da più fronti. Un incidente sul lago che appare come la banale aggressione di un serial killer viene riesumato dopo otto anni. Strani personaggi cominciano a muoversi nell'ombra tra cui spicca una donna dalle mani micidiali, email criptiche giungono al protagonista e rimandano a video sfocati che sembrano mostrare il volto di Margot, a questo si aggiungono dei poliziotti zelanti che non sono troppo convinti dell'innocenza del protagonista e, sullo sfondo, la morte del rampollo di un riccone. Un noir con i controfiocchi, consigliatissimo e con un François Cluzet sempre più simile a Dustin Hoffman.
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