Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
La coppia Tobe Hooper/Robert Englund dà con questo filmetto una delle peggiori prove delle loro carriere, un pasticcio di riferimenti, di tematiche e di livelli temporali di cui però bisogna riconoscere il primario fallimento a livello di sceneggiatura, scritta maldestramente da Rom Globus e Daniel Matmor.
Englund veste i panni di un discendente del marchese De Sade nell'Egitto contemporaneo, il sinistro e strambo Paul Chevaller, e dello stesso marchese imprigionato, occupato tra torture, malattia e desideri di vendetta. Paul incarica Sabina (A. Kemhi) di conquistare l'amicizia di Genie (Z. Trilling), discendente di Eugenie (una nemica del marchese) e figlia di un archeologo (W. Finley) che sta compiendo importanti scavi su reperti cristiani...
Ciò che rende decisamente mediocre il film è appunto principalmente uno script mal gestito e che risulta un'accozzaglia di spunti tematici, nel complesso anche interessanti e con delle potenzialità ma banalizzati dai soliti, peggiori stereotipi orrorifici e da situazioni trite che, credendo di mettere spavento, non inducono un grammo di tensione o inquietudine, al massimo qualche effetto lievemente raccapricciante. La regia stanca illustra con intenti visionari che si barcamenano tra un'ambientazione che vorrebbe forse evocare il prologo de L'esorcista e deliri kitsch alla Ken Russell, senza avere però la strana suggestione che anche nel peggiore dei casi ha il regista inglese. L'erotismo che vorrebbe condire di trasgressione il film ha il massimo del coraggio con qualche nudo integrale (del Mahmoud di J. Mer-Khamis), una esibizione con un serpente e un paio di baci lesbici, mai però con vera convinzione. Gli attori sono ridotti a macchiette, soprattutto Englund, ma c'è in Night Terrors, se non vero terrore, almeno una sufficiente scorrevolezza narrativa. 4
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