Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
8 minuti appena, ma che ritmo! Con un montaggio frenetico Kaurismaki imbastisce la storia che, a suo parere, dovrebbe porre fine alla saga stalloniana del pugile Rocky Balboa. Questa volta, infatti, l’americano perde impietosamente contro il violento avversario russo, senza riuscire neppure a impensierirlo: vendetta è compiuta. Purtroppo per Kaurismaki questo suo pur piacevole cortometraggio passerà piuttosto inosservato anche all’interno della sua filmografia, mentre Stallone continuerà a produrre ulteriori capitoli di Rocky fin oltre il duemila (ancora una volta, insomma, sarà il divo americano a trionfare sull’avversario). Da notare l’utilizzo di una fotografia in bianco e nero dichiaratamente espressionista nel voler ricreare il ‘mostro’ nel pugile-bestione russo Igor, nonché l’ammiccamento al cinema muto, che Kaurismaki abbraccerà in maniera più decisa realizzando nel 1999 Juha; colonna sonora dei Leningrad Cowboys, nel cast Sakke Jarvenpaa, Sakari Kuosmanen, Silu Seppala (membri dei LC) e il ‘feticcio’ kaurismakiano, Matti Pellonpaa. 6/10.
Il magrolino Rocky, pugile americano e star di fama mondiale, sfida il nerboruto Igor, rozzo bestione russo cresciuto nella più assoluta povertà. Manco a dirlo, il violento energumeno pesterà Rocky, e non contento anche l'arbitro.
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