Regia di Albert Pyun vedi scheda film
Non ho voglia d'infierire contro questa pellicola a basso costo, dopotutto fra gli interpreti c'è la nostra Francesca Neri, che, nella sua pochezza, risulta più brava della biondina che affianca Matt Salinger in due ruoli diversi. Le cose che proprio non vanno sono il costume (classico sì, ma troppo finto e sempre strappato), l'eroe che guida una Fiat 500, anziché una rombante motocicletta, e la nazionalità del Teschio Rosso, che da nazista diventa fascista, per esigenze di copione e di budget. Il resto può andare, in fondo è solo un b-movie. Discreti Ned Beatty e Ronny Cox, discutibile la scelta di Matt Salinger come Capitan America/Steve Rogers, perché, meglio di lui, c'era solo Robert Redford, che, all'epoca, era già vecchio per il ruolo e costava parecchio per film come questi. Look adeguato per il Teschio Rosso di Scott Paulin, che ai giorni nostri abbandona la sua consueta maschera, per una plastica facciale da cattivo dalla faccia di pietra in stile fumetti di Jack Kirby, autore grafico di Capitan America. Pellicola che fa ridere involontariamente.
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