Regia di Hugh Hudson vedi scheda film
Momenti di gloria vinse l'Oscar come miglior film nel 1981 e fu accolto da un successo internazionale, acclamato come esemplare della "British Renaissance" degli anni 80, anche se è un film dal taglio classico che sembra guardare soprattutto al passato, ad un'idea di cinema un pò troppo accademico e non esente da una certa retorica nazionalista che lascia il tempo che trova. Tuttavia, pur nell'ambito di questi limiti stilistici, fra i film a tematica sportiva resta forse uno dei più gradevoli, si avvale di un'ottima rievocazione ambientale, di lussuosi contributi tecnici fra cui la musica di Vangelis divenuta giustamente celebre, e narra una storia che non manca di appassionare lo spettatore, quella di due atleti britannici che partecipano alle Olimpiadi di Parigi del 1924 vincendo la medaglia d'oro nelle rispettive specialità. Mi è piaciuta soprattutto la vicenda di Eric Liddell impersonato da Ian Charleson, che corre per rendere omaggio alla grandezza di Dio e si rifiuta di partecipare a una gara nel giorno di Domenica; non male anche la vicenda dell'ebreo Harold Abrahams, che diventerà un ricco uomo d'affari. Il film non decolla e non diventa davvero memorabile a causa di un'impostazione un pò troppo convenzionale nella sceneggiatura di Colin Welland e nella regia di Hugh Hudson (i cui film successivi hanno confermato la sua modesta statura di regista), ma per chi ama il cinema britannico in costume resta un appuntamento da non mancare.
voto 7/10
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