Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
"Follia omicida-Murder obsession"
diretto nel 1981 da Riccardo Freda,
devo dire che mi è piaciuto.
La storia racconta che Michael è un attore
che decide di tornare a casa della madre Glenda
che non vede da quindici anni,dopo che è stato
colto da un raptus omicida sul
set di un film che sta interpretando.
Allora si trova in questa spettrale casa
insieme alla fidanzata Debora.
Qui è accolto dall’inquietante
maggiordomo Oliver e
nei giorni successivi lo
raggiungono il regista Schwartz,
l’aiuto regista Shirley e l’attrice Beverly per
passare qualche giorno di vacanza prima
di continuare la lavorazione del film.
Il Film prodotto dalla Dionysio Cinematografica
è l'ultimo lavoro di un Maestro e un artigiano
del Cinema come Riccardo Freda,regista che
è stato insegnante del geniale Mario Bava,
e questa volta realizza un "Thriller all'Italiana"
in tinte Horror con la miscela soft-core,
e infatti sceglie due bellissime Attrici come
Silvia Dionisio (che è tra le mie preferite)
e la sempre splendida Laura Gemser.
Il tutto è molto interessante anche se all'inizio
fa fatica a ingranare,però crea questa aria di attesa
con questa atmosfera inquietante e lugubre
e utilizza l'estetica degli anni '70,ma anche
le idee degli Horror del decennio precedente,
riuscendo a essere moderno e con una storia
dove si svolge in un castello e nei dintorni
e succedono degli orribili omicidi.
Poi bisogna dire che ha un linguaggio
narrativo visionario e Freda è bravo
a distruggere i canoni e a ricostruirli
di continuo e ti spiazza per alcune situazioni,
e non si risparmia neanche l'assassino con
i guanti neri,inventato dal suo allievo Mario Bava
e adottato da Argento da farci una fortuna.
Infatti rende interessante il tutto perché
qualsiasi dei tre uomini può essere l'assassino
che va in giro a uccidere e far diventare un incubo
questo soggiorno.
Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano anche:
Stefano Patrizi-Martine Brochard-
Henri Garcin-John Richardson-Anita Strindberg
e Fabrizio Moroni.
Invece per il reparto tecnico segnalerei
le tese musiche originali di
Franco Mannino,la lugubre e
cupa Fotografia di Cristiano Pogany,
l'interessante montaggio sempre di Freda,
e le scenografie di Giorgio Desideri,
che rendono una buona e efficace
messa in scena.
In conclusione una carriera
quella di Freda che finisce
con un Thriller erotico
in tinte Horror,dove ti costruisce
un mosaico che devi trovare
l'assassino e ti smonta i canoni
del filone con l'estetica degli
anni '70 con maestria e professionalità,
e dove fa un finale amaro.
Il mio voto: 7.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta