Regia di Alan Parker vedi scheda film
VOTO : 6++.
“Angel heart” è un thriller/noir che riesce a mettere una buona dose di soggezione, soprattutto perché si avvale di un’ambientazione oscura , un’ambigua New Orleans, presentata per giunta con uno sfondo rituale che punta sul nascosto maligno che poi trova un suo sfogo anche nella semplice gente che la vive.
Però non sempre la trama è il massimo della vita (la sceneggiatura poteva essere scritta meglio) ed il finale non riesce a dare la vera grande svolta definitiva che contraddistingue un grande film da un prodotto realizzato con i crimi del caso (un’eleganza formale non indifferente), ma al quale pare mancare comunque qualcosa per imporsi a 360°.
Louis Cyphre (Robert De Niro) assolda il detective Harry Angel (Mickey Rourke) per scovare un cantante scomparso che con lui aveva un contratto ben preciso e non scindibile.
Harry indaga con impegno e man mano scopre tante realtà diverse (alcune poi lo riguardano molto da vicino), mentre attorno a lui si moltiplicano le morti e la verità che gli si prospetta dinnanzi diviene sempre più pericolosa e maligna, un vero viaggio all’inferno.
Film che viaggia ad ondate, la facciata si presenta fin da subito decisamente curata e molto accattivante, ma all’insieme pare comunque mancare qualcosa, o per lo meno, credo si potesse virare maggiormente sull’influsso soprannaturale lungo il percorso, cercando di smarcarsi e realizzare qualcosa di ancor più originale e caratterizzante.
In ogni caso non ci si annoia per niente e si segue con circospezione (e pure un po’ di soggezione) la discesa nelle tenebre dello sventurato detective, anche se qualche sussulto in più prima del finale, sarebbe stato ben accetto.
Finale peraltro assolutamente prevedibile (almeno per chi scrive), ed è un peccato, che toglie qualcosa alla visione complessiva che ho trovato più che onesta, ma che mi ha anche lasciato l’impressione di un’occasione parzialmente mancata per tirarne fuori un vero grande film.
Interessante, ma solo a sprazzi.
VOTO : 6++.
Indubbiamente professionale, ma in più circostanze lascia la sensazione di non essere proprio a suo agio a contatto con un genere molto affascinante ma che non "possiede" appieno.
VOTO : 6/7.
Caricatura che colpisce l'attenzione e che sa mettere in soggezione con assoluta nonchalance.
VOTO : 6,5.
Certo, qui il suo rivale è di un'alta categoria in tutti i sensi (come attore e come personaggio), ma l'ho trovato comunque sia complessivamente adeguato alle circostanze.
VOTO : 6++.
Gi anni passano, ma lei trova sempre il modo di infilarsi un pò dappertutto come il prezzemolo.
Qui poi ha il volto perfetto per la parte affidatale.
VOTO : 6++.
Ruolo tosto, lei carina.
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