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Molto forte incredibilmente vicino

Regia di Stephen Daldry vedi scheda film

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Scarlett Blu

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La recensione su Molto forte incredibilmente vicino

di Scarlett Blu
8 stelle

Bellissimo film tratto da un romanzo di J. Safran Foer, che purtroppo non ho ancora letto.
La più bella pellicola alla memoria dolorosa e tragica dell ' 11 settembre, diretta da un regista S. Daldry, già autore di altre opere notevoli e riuscitissime come The Hours, The reader. A voce alta, Billy Elliot.

Il protagonista è un bambino intelligente e sensibile, Oskar Schell (è impressionante la bravura del piccolo attore che interpreta questo bambino già adulto) creatura innocente derubata del sorriso dell' infanzia dalla follia umana e costretta a crescere troppo in fretta, sotto la spinta di un dolore immane, tra sensi di colpa, fobie e ossessioni quasi al limite del patologico, problematiche che Oskar affrontava con coraggio e ironica leggerezza, aiutato dall' amorevole padre, un Tom Hanks perfetto ed equilibrato, che perde la vita nel "giorno più brutto".
L'elaborazione del lutto è una ricerca di senso impossibile, è una corsa contro il tempo attraverso le strade di New York, per trattenere una voce cara e senza corpo, e afferrare gli otto minuti di un messaggio disperato su una segreteria telefonica, prima del crollo che seppellirà e cancellerà intere esistenze e segnerà l' America per sempre.
A Oskar non resta che la rabbia per una bara vuota, un richiamo angoscioso, quel "Ci sei?" doloroso, rivolto solo a lui, un segreto terribile che non divide neppure con la madre, una Sandra Bullock davvero brava e sofferta, e una chiave misteriosa trovata in un vaso, che forse rappresenta l'ultimo onirico collegamento con il padre. 
Il viaggio di Oskar nell' immaginario, favolistico 6° distretto di New York, iniziato con l'amato genitore, è una ricerca di sè stessi, un percorso di formazione all'interno di un mondo dove la tragedia dell' 11 settembre non sia avvenuta, un' isola che non c'è,  ideale e utopistica, popolata da tanti personaggi, una serie infinita di Black, nome misterioso, filo che lo collega al padre, sconosciuti che lo accolgono nelle loro vite diversissime, lo abbracciano e qualche volta lo respingono.
Suo nonno, la guida muta Max Von Sydow che scrive su un taquino e comunica coi gesti, lo accompagna e raccoglie silenzioso i suoi tormenti, fino all'ultima drammatica serie di messaggi in segreteria, contati e sezionati nei minuti e nelle pause, riascoltati all' infinito, peso segreto e troppo opprimente per un bambino.
Un film stupendo, emozionante, doloroso e intenso, ma anche aperto alla speranza, che non indugia mai sulla tragedia con facilità e retorica, ma la filtra attraverso lo sguardo pieno di stupore doloroso di un bambino.
Da vedere.

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