Regia di Roger A. Fratter vedi scheda film
Ho visto un altro lungometraggio
di Roger A. Fratter dopo:"Sete da vampira",
che è:"Il male nella carne" realizzato nel 2002,
e devo dire che mi è piaciuto più del
precedente.
Il Film si riallaccia al puro Horror
Italiano anni '70,sia per i dialoghi che alle
musiche,dove Fratter è un ottimo
citazionista.
La storia racconta di un gruppo di
amici che fanno una seduta e riescono
ad avere un contatto con il maligno,
che poi gira nei boschi a causare
omicidi e a farli,ed è a forma
di ombra.
Fratter questa volta si ispira alla
parabola "Ombra" di Edgar Allan Poe,
e ci rappresenta questo mondo che è
contaminato dal male assoluto a cui
è impossibile trovare una via di
salvezza.
E lo realizza con i suoi soliti riferimenti,
che sono Bava-Martino-D'Amato e questa volta
anche Carpenter-Romero e Craven e facendo
l'occhietto a "L'invasione degli ultracorpi".
E' infatti il regista è bravo a tenerci
alta la tensione con buoni movimenti
della macchina da presa e ci porta
in un atmosfera e un ambientazione di
puro terrore visionario,grazie alle musiche
e fotografia che sono molto suggestive.
Purtroppo il prodotto ha dei limiti
perché la sceneggiatura in alcune
parti zoppica,ma Fratter nonostante
che gira in digitale,riesce con un
linguaggio narrativo efficace ad avere
una buona tecnica a nascondere queste
cose.
Bisogna anche dire che Fratter sà
scegliere sempre le protagoniste femminili
(e le attrici in generale)perché c'è
una splendida Vera Wright
che con la sua sensualità,dolcezza e
ingenuità che ti conquista.
In conclusione un buon Film "di genere"
che ci conferma questo regista
che per gli amanti di quel tipo
di pellicola e per gli amanti dell'Horror,
potrebbe diventare un regista di culto.
Come ho già detto l'ultima volta a
mio parere sentiremo molto parlare di lui
in futuro.
Il mio voto: 7.
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