Regia di Nicolas Cuche vedi scheda film
Commedia sentimentale spuntata, in grado di funzionare soprattutto quando scivola sul demenziale, con le varie “disgrazie” che perseguono la povera sventurata di turno, ma che alla fine si arrocca su clichè più collaudati per di più gestiti con scarsa perizia.
Julien (Francois-Xavier Demaison) è un consulente coniugale con un grosso problema sulle spalle, ovvero portare una sfortuna tremenda alle donne che ama.
E così succede anche con Joanna (Virginie Efira) che però non demorde, almeno fino a quando non perde l’occasione lavorativa della vita.
Ma nella vita a volte basta un attimo per far girare la ruota della (s)fortuna.
Tra le tantissime commedie d’Oltralpe che negli ultimi anni hanno invaso le nostre sale cinematografiche questa è sicuramente una delle più deboli ed improbabili.
Per carità, non mancano le risate, soprattutto quando alla povera Joanna ne succede una dietro l’altra (ad un certo punto vi è una vera e propria escalation che culmina con la fuga delle cicogne dalla casa dei genitori di Julien), e qualche punta di cattiveria fa capolino (“mi avevano detto di non bere alcol durante la gravidanza” detta dalla madre di Joanna quando quest’ultima si decide a dare una nuova possibilità a Julien), ma poi il film scivola sulla più banale delle conclusioni.
Ma soprattutto ci si arriva male (perché poi che finisse così era francamente scontato), in maniera sciatta (per esempio non si capisce per niente il passo indietro di Joanna e chissà poi se la sfiga era veramente finita …), con un percorso sconnesso che non può che chiudersi rapidamente, giusto per dare il minor dolore possibile allo spettatore che non si accontenta della solita routine (va detto poi che i titoli di coda sono proprio carini).
Commedia dunque sostanzialmente deludente che riesce a strappare alcuni sorrisi, ma che poi scivola via lemme lemme con poca convinzione ed una pericolosa sensazione di furbizia precotta.
Scarso.
Riesce a strappare qualche risata, ma non trova un'equilibrio soddisfacente, soprattutto sul finale ne combina una peggio dell'altra.
Adeguata al contesto leggero, bella e non sciatta, accusa più che altro i limiti di scrittura soprattutto quando arriva il momento di chiudere il cerchio.
Comunque più che dignitosa.
Non mi ha convinto più di tanto.
Certo il ruolo si presta ad essere comico, ma probabilmente un'altra maschera sarebbe potuta essere più efficace.
Non sollecitato più di tanto, rimane nel limbo che contraddistingue un pò tutto il film senza far niente di particolare.
Ne panni del migliore amico del protagonista.
Passabile (senza gloria).
Sufficiente.
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