Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Un uomo, dalla situazione economica disperata, decide di rubare e rivendere un’auto. Non sa che la moglie, sospettando il tradimento, sta seguendo le sue mosse. La donna non ci pensa su due volte e lo denuncia.
Da un soggetto di Piero Tellini proviene la sceneggiatura che quest’ultimo ha scritto con il regista Mario Camerini; il risultato è Molti sogni per le strade, una pellicola leggera eppure ancorata alla drammatica realtà contemporanea del Belpaese, nella quale neorealisticamente viene descritta la sofferenza di una nazione in ricostruzione, facendo però leva su sentimenti facili e soluzioni innocue per puntare a un’audience quanto più possibile popolare. Siamo lontani sia dalla perfidia dei personaggi della futura commedia all’italiana che dalle note spensierate e ottimiste del neorealismo rosa; Molti sogni per le strade è un chiaro esempio di come il cinema nostrano si stava rapidamente evolvendo nel secondo dopoguerra. Anna Magnani e Massimo Girotti sono la riuscita coppia di protagonisti, mentre al loro fianco compaiono fra gli altri Dante Maggio, Checco Durante e Luigi Pavese; il mestiere di Camerini, regista con già un quarto di secolo di esperienza, è sufficiente a confezionare un lavoro dalle ambizioni modeste e abbondantemente raggiunte in concreto. Indubbiamente in suo aiuto intervengono la fotografia di Aldo Tonti e le musiche di Nino Rota (produzione Dino De Laurentis). 5/10.
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