Regia di Giuseppe Ferrara vedi scheda film
Allende e Pinochet, Che Guevara, JFK e persino il caso Pinelli: la CIA - i servizi segreti statunitensi - ha avuto un ruolo in tutte queste situazioni; in questo documentario vengono ricostruite e raccontate dal punto di vista (non esattamente filoamericano) del regista.
Faccia di spia è un bizzarro ibrido fra cinema di denuncia e mondo movie, che è un po' come mischiare champagne e urina, oppure Saint Honorè e spazzatura. Difficile immaginare cosa abbia spinto Giuseppe Ferrara, regista (e sceneggiatore) distintosi da sempre nell'impegno civile e dedito all'inchiesta, all'analisi sociale, a predisporre e mettere in scena un simile guazzabuglio. Un pasticcio dotato, sì, di idee (o piuttosto di tesi), ma confezionato in una maniera che non fa che sminuire il valore delle idee stesse, raccontandole sotto forma di 'docufiction' (si direbbe oggi) a tratti sensazionalista, in altri semplicemente veicolo di situazioni e immagini spettacolari e fini a sè stesse. Presumibilmente, date queste basi, si tratta di un unicum nella storia del cinema; questo comunque non significa per forza alcunchè di positivo. Anche perchè le tesi del regista sono schierate in modo netto e pertanto ben poco orientato alla discussione; da segnalare inoltre che, fra i misfatti mondiali cui la CIA ha preso parte (più o meno evidentemente), Ferrara annovera il caso Pinelli e più in generale il terrorismo italico degli anni di piombo. Cast apprezzabile con RIccardo Cucciolla (Pinelli), Adalberto Maria Merli, Francisco Rabal, Mariangela Melato, Claudio Camaso (fratello di Gian Maria Volontè, qui nei panni di Che Guevara), Lou Castel, Ugo Bologna, George Ardisson. 2,5/10.
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