Regia di Sam Wood vedi scheda film
Il titolare di un grande magazzino (Charles Coburn), preoccupato delle spinte 'sindacali' di alcuni suoi dipendenti, si fa 'assumere' in incognito in un reparto di vendita di scarpe: stringerà amicizia con due giovani colleghi (Jean Arthur e Robert Cummings), molto critici nei suoi confronti, mentre con un'altra (Spring Byington), più matura, come del resto è lui, troverà delle affinità di sentimenti e rivedrà le sue posizioni sino ad allora molto intransigenti verso i lavoratori.
Sam Wood dirige con il piglio giusto 'Il diavolo si converte', commedia scritta con arguzia da Norman Krasna, che passa disinvoltamente dal registro appartenente al filone 'Sophisticated' - tutta la parte romantico-sentimentale (leggermente inferiore come resa filmica) con le due coppie, gli anziani e i giovani, che si corteggiano a Coney Island - all'altro tipicamente 'Screwball' - più riuscita, con la magnifica sequenza nel distretto di polizia e quella che svela la vera identità del magnate nel suo ufficio - che tratta temi impegnati, come i diritti dei lavoratori e le differenza tra classi sociali, con leggerezza, avvalendosi di interpreti di grande valore.
Si tratta a tutti gli effetti di un film dove i quattro attori principali si alternano nel primeggiare nelle rispettive scene in cui sono di volta in volta protagonisti, ognuno senza rubare la scena all'altro: Jean Arthur (è sempre una fortuna sentire la sua vera voce) è come sempre impagabile, come del resto lo sono l'anziano Charles Coburn, che pare nato per queste parti da persone che, pur dotate di un potere sconfinato, lo esercitano in maniera corretta e leale, la sorpresa Robert Cummings e la veterana Spring Byington. Solo Charles Coburn ottenne la candidatura all'Oscar come non protagonista, ma a mio avviso la meritavano tutti.
Film brioso e scoppiettante.
Voto: 7,5 (visto in v.o.s. su You Tube)
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