Regia di George Stevens vedi scheda film
Non è certo facile per un film passare da toni brillanti a toni sentimentali, o addirittura combinarli, senza perdere il ritmo e senza che il pubblico perda l'attenzione, ma "Molta brigata, vita beata" vi riesce con grande vivacità e squisitezza. Questo grazie ad una spumeggiante e al contempo romantica sceneggiatura, all’abilissimo tocco registico di un veterano quale George Stevens, e alla magistrale interpretazione dei tre protagonisti. Il film parte con una voce fuori campo che descrive sagacemente la condizione della mancanza di alloggi a Washington. L’azione si sposta in un caotico albergo, dove un attempato e distinto signore dalla lingua lesta, di nome Mr. Dingles, scopre che la sua suite sarà libera solo dopo due giorni. Così è costretto a mettersi alla ricerca di un alloggio, e ci riuscirà, travolgendo letteralmente una giovane ed affascinante ragazza, Connie Milligan, che aveva sì intenzione di affittare la metà del suo appartamento, ma ad una donna. Tra i due nasce una certa simpatia, soprattutto da parte di Mr. Dingle, che si mette in mente di trovarle un marito. L’occasione si presenta quando lei è uscita e un prestante ragazzo chiede di poter alloggiare nell’appartamento. Lui allora gli affitta metà della sua parte della casa, e cerca in tutti i modi di combinare qualcosa tra i due. Dopo qualche giorno e dopo un intenso bacio seguìto ad una romantica quanto movimentata serata fuori, i due si accorgono di essersi innamorati, ma la speranza di esser felici sembra essere impossibile, visto che lei sta per sposarsi con un uomo che non ama, e lui dovrà partire dopo qualche giorno per una missione in Africa. Ma Mr. Dingle penserà a tutto, e grazie ad un abile trucco riuscirà a farli sposare prima della partenza, che si rivelerà meno dolorosa, ora che sanno che si attenderanno pazientemente ed amorosamente l’un l’altra.
Bellezze così il cinema ne ha viste davvero poche. Il fascino di Jean Arthur era delicato e solare, ma anche malizioso ed intrigante. Il suo è un vero talento da attrice brillante, con dei perfetti tempi comici, ed una spumeggiante e raffinatissima verve. Qui tiene abilmente testa ed un veterano quale Charles Coburn, e amoreggia amabilmente con il seducente Joel McCrea.
Affascinante e apparentemente tenebroso, ma anche dilettevole e romantico, questo è il personaggio del coinquilino della bella Connie, che Joel McCrea interpreta con molta convinzione, dimostrandosi a suo agio nel registro brillante, e vivacemente adatto ad affiancare l’istrionica Jean Arthur, con la quale si esibisce in alcune scene davvero deliziose, come quella in cui lui la abbraccia tentando pian piano di baciarla e lei cerca di distrarlo parlandogli di bizzarri argomenti, ma alfine cederà.
Un vero fuoriclasse, dall’innato talento per la commedia, gigionesco e spensierato in un ruolo che ha da essere sì teatrante e malizioso, ma anche tenero e dal cuore d’oro. Non sono stati poi tanti gli Oscar davvero meritati come quello per la sua gustosa e mirabile interpretazione di Mr. Dingle.
Già in altre occasioni George Stevens si era dimostrato un abilissimo regista di commedie, a cui regalava un tocco sferzante ma sempre raffinato, e qui dà il meglio di sé, confezionando una pellicola il cui unico difetto è quello di far divertire troppo!
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