Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Cinquantacinque minuti per raccontare la vita e le opere di Luchino Visconti, personaggio atipico nel panorama dei cineasti italiani: nato da famiglia ricchissima, approdò al cinema quasi per caso, ampiamente passati i trent’anni e con un’avviata carriera di allevatore di cavalli alle spalle; sempre attratto dal teatro e dalla lirica, fino alla fine dei suoi giorni Visconti alternò il set cinematografico a quello teatrale, rappresentando in questo modo – per il raffinatissimo gusto estetico e per le scelte formali – un’eccezione nel cinema nostrano. Il plusvalore dell’opera sta tutto nell’esperienza di chi la sta girando (e raccontando, poiché la voce del narratore è proprio la sua): Lizzani – seppure fra i colleghi più giovani – nei momenti cruciali della carriera di Visconti c’era e sa perfettamente chi andare a cercare per saperne di più: abbiamo così le testimonianze di Suso Cecchi D’Amico, Francesco Rosi, Alain Delon, Massimo Girotti e tanti altri. 6/10.
La vita e le opere del grande regista ricostruite da un illustre collega.
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