Regia di Joe D'Amato vedi scheda film
Molto più porno che holocaust, questa pellicola di Joe D'Amato sfrutta poco e male gli scenari caraibici, puntando piuttosto all'hard che all'horror; ma anche nel genere hard un film di questo tipo risulta davvero tirato via. Girato frettolosamente e malamente, Porno holocaust mette in fila una serie di copule prive di impegno da parte degli interpreti (soprattutto Dirce Funari sembra finita sul set per caso e controvoglia) e trascura sia il presunto filo logico della trama - e passi, per un pornazzo -, ma anche le implicazioni splatter/mostruose che dal titolo si potrebbero facilmente desumere. A conti fatti, di sanguinolento non c'è più che qualche minuto verso la fine, senza neppure grandi invenzioni (al massimo, la stessa Funari che, dopo un accoppiamento sessuale normalissimo, anzi al limite del sonnolento, viene trovata morta con la vagina sbracata: boh?); se la questione per il regista e la troupe era di farsi una vacanza di lavoro, Porno holocaust lascia parecchio a desiderare sul secondo elemento della questione. Scritto da Tom Salina, che sarebbe poi George Eastman, che sarebbe poi Luigi Montefiori, che sarebbe poi uno degli interpreti, il film vede partecipare tre affermate pornostar che si dividono le scene di sesso esplicito (la già citata Funari, il Magnum PI dei poveri Mark Shanon/Shannon e Lucia Ramirez, bellezza simil-Gemser); D'Amato firma anche la fotografia, ma con il suo vero nome (Aristide Massaccesi). Le musiche sono di Nico Fidenco. 1/10.
Un gruppetto di amici sbarca su un isolotto caraibico creduto deserto. In realtà vi abita un indigeno deforme assetato di sangue.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta