Regia di Giovanni Albanese vedi scheda film
I tentativi di rinverdire la commedia all'italiana si sprecano. "Senza arte né parte" ne è l'ennesima riprova. Fiacco ed ovviamente poco originale, affronta il dramma del precariato e la critica al mondo dell'arte con una verve spenta, riciclata, composta da una serie di luoghi comuni rafforzati ancor di più dal taglio provinciale della vicenda (la solita truffa improvvisata dagli sfortunati di turno) e da alcune caratterizzazioni scontate come quelle di Salemme o Shapi. Si abbozza qualche sorriso sporadicamente ma, nel complesso, il film di Giovanni Albanese annoia e non lascia presagire un futuro sfolgorante per il regista di "A.A.A.Achille" nonostante l'attenzione politica (Vendola in un cameo) e qualche candidatura a premi minori nostrani. Come al solito si salva la prova di Battiston ma giusto perché oramai si dimostra un fuoriclasse in qualsiasi ruolo. Sprecatissima invece la Finocchiaro.
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