La modernizzazione e la tecnologia sono arrivati anche in Salento. A farne le spese sono Enzo, Carmine e Bandula che erano tutti e tre in forza al reparto imballaggi del Premiato Pastificio Tammaro e che, in seguito all'arrivo di nuove macchine, si ritrovano per strada. Per loro è un vero dramma: Enzo ha moglie e figli, Carmine mantiene la vecchia madre e il fratello, Bandula - immigrato dall'India - non ha nemmeno più dove dormire. Una ancora di salvezza viene loro offerta da Tammaro, che chiede loro di fare la guardia a un magazzino dove ha depositato una collezione di arte moderna da poco ereditata. Ma l'arte moderna, si sa, è difficile da capire e fragile da maneggiare. Ma facilmente falsificabile.
Note
Senza arte né parte funziona soprattutto grazie alla verve della coppia Salemme & Battiston che rievoca i fasti della migliore commedia regionalistica (ma un remake di Guardie e ladri?) e a caratteristi come Mahieux e Bruschetta. Occhio al cameo elettorale da bar di Nichi Vendola: il cinema italiano scende in campo.
I tentativi di rinverdire la commedia all'italiana si sprecano. "Senza arte né parte" ne è l'ennesima riprova. Fiacco ed ovviamente poco originale, affronta il dramma del precariato e la critica al mondo dell'arte con una verve spenta, riciclata, composta da una serie di luoghi comuni rafforzati ancor di più dal taglio provinciale della vicenda (la solita truffa improvvisata dagli sfortunati… leggi tutto
Bello spunto che sa pescare tra le maglie dell’attualità imprenditorial-lavorativa (precariato, imprenditoria senza scrupoli), con un occhio diffidente al valore dell’arte contemporanea, purtroppo, come troppo spesso succede nel cinema italiano leggero degli ultimi anni, più la storia procede, più diventa balbettante, perdendo così quasi tutto ciò che di buono avevano le premesse (e… leggi tutto
Se penso che questa pellicola è comparsa attraverso la mia ricerca di “migliori commedie italiane degli ultimi anni”, si amplia l'angoscia che è in me e la mia considerazione sul declino della commedia cosiddetta all'italiana. Vincenzo Salemme, ormai artisticamente defunto, riesce solo a regalare una risata con una battuta divertente solo e soltanto alla quasi fine del…
Tre operai di un pastificio vengono licenziati senza troppi convenevoli nel momento in cui il loro capo decide che può risparmiare tempo e denaro acquistando dei macchinari per gli imballaggi. Ritrovatisi a diventare custodi di un magazzino in cui il loro datore colleziona incomprensibili opere d’arte contemporanea, si lasciano tentare dalla folle idea di riprodurne dei falsi e…
3 operai di un' azienda alimentare pugliese vengono licenziati salvo venir riassunti in nero dall' ex principale per fare da custodi a un magazzino dove egli conserva i pezzi pregiati della sua collezione di opere d'arte moderna. Durante uno sfogo di rabbia, una delle opere viene danneggiata ed i 3 si trovano nella necessità di ripararla, e con successo, visto che sta per essere venduta a…
Bello spunto che sa pescare tra le maglie dell’attualità imprenditorial-lavorativa (precariato, imprenditoria senza scrupoli), con un occhio diffidente al valore dell’arte contemporanea, purtroppo, come troppo spesso succede nel cinema italiano leggero degli ultimi anni, più la storia procede, più diventa balbettante, perdendo così quasi tutto ciò che di buono avevano le premesse (e…
Fino a metà film più o meno quasi non si riesce a credere ai propri occhi: una commedia italiana ben fatta, recitazione di Salemme e Battiston molto buone. La storia è altrettanto interessante: 3 amici, Enzo Carmine e Bandula, vengono licenziati dalla fabbrica di pasta in cui lavorano, ma riescono a strappare il ruolo da guardiani di opere d'arte moderne per il loro ex capo; decidono quindi…
Una simpatica commedia con Salemme e Battiston.Questmi film mi é piaciuto poiché l'arte é un argomento che personalmente mi interessa.La trama é semplice senza troppe pretese gli attori sono bravi anche il ragazzo,é mancato un dettaglio che poteva dare un tocco di frizzantezza al film,tutto sommato é carino. Giudizio:6.5
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