Regia di Paul Feig vedi scheda film
Ogni tanto ci vuole un film come questo: leggero come una piuma, divertente e spumeggiante ed in grado di evitare leziosita' inutili che in un film incentrato sulla preparazione di un matrimonio sembrerebbero ingredienti inevitabili. E invece qui le "amiche" ne fanno di tutti i colori per riuscire innanzi tutto ad ambire al ruolo di damigella d'onore. La lotta e' portata alle estreme conseguenze tra la prescelta insicura, fragile protagonista (una efficacissima Kristen Wiig, autrice a quanto leggo pure della brillante sceneggiatura), una biondina carina dalla spiccata attitudine ad incasinarsi la vita e a farsi usare da uomini che la sottovalutano, e la bellissima e inarrivabile Rose Byrne, moglie sola e per questo disperatamente alla ricerca di un'amica del cuore che non e' mai riuscita ad avere. Nel mezzo la futura sposa (la simpatica Maya Rudolph) alla quale organizzare l'ambita cerimonia, ma anche la preparazione dell'evento (in America sembra proprio che nulla possa essere lasciato all'improvvisazione, dato che e' necessario programmare tutto nei minimi dettagli, e il film scherza appunto sullo stress che ne deriva) e tutte le fesserie e assurdita' alle quali gli americani sembrano proprio non voler rinunciare, anche solo concettualmente.
Il film, spigliato ed ironico sul kitch e la stupidita' che regnano sovrani negli States forse ancor piu' che in Europa, presenta diverse scene davvero esilaranti come la prova dell'abito sotto l'effetto devastante di una incombente intossicazione intestinale dalle conseguenze micidiali, e non solo per il vestito, o quella del viaggio aereo un po' turbolento verso Las Vegas. Produce Judd Apatow, sempre piu' una garanzia per la sopravvivenza di una commedia intelligente e con qualche cosa ancora da dire. Nel buon cast figura una sempre elegante Jill Claybourg, qui in una delle sue ultime interpretazioni, e il quasi-divo John Hamm.
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