Regia di Duncan Jones vedi scheda film
Un killer lavora da casa, sparando siluroni dal tetto della sua abitazione svizzera. Un giorno per sbaglio uccide, oltre alla vittima designata, la bambina di quest'ultima. Così decide di riparare.
Scritto e diretto da Duncan Jones, Whistle è l'esordio dietro la macchina da presa per il talentuoso figlio di David Bowie. Un esordio in cortometraggio, per una durata di poco inferiore alla mezzora; un lavoro che fonde realtà e fantascienza, calcando la mano sulla supertecnologia e sull'emotività dell'essere umano: già si intravede la strada che porterà al primo lungometraggio di Jones, sette anni più tardi: Moon. Francamente Whistle, per quanto girato più che decorosamente, non è però un film capace di lasciare il segno; basterebbe anche soltanto il continuo chiacchiericcio al telefono di casa fra il protagonista e il suo capo (rispettivamente un killer e il mandante) per espliciti 'motivi di lavoro', per affossare completamente la credibilità della storia. Ma non è tutto lì: l'inquietante figura del figlio del protagonista, un bambino a detta dei genitori scosso, ma in realtà ripreso perennemente in pace davanti alla tv, è un altro sintomo evidente di scarsa cura nella scrittura dei personaggi; allo stesso modo non si può perdonare la totale mancanza di suspence nel finale, probabilmente definibile aperto, ma a tutti gli effetti insensato, privo di mordente tanto che lo spettatore non si preoccupa in alcun modo degli eventuali ulteriori sviluppi della storia. Dedicato a tutti i padri del mondo, il corto vede la partecipazione del papà del regista con una sua canzone (Subterraneans) nella colonna sonora. 3/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta