Regia di Amando de Ossorio vedi scheda film
Il saccheggio di una chiesa, ed il rapimento di un neonato, mettono Padre Juan sulla pista che ad accomunare i sinistri avvenimenti, si nasconda l'opera di una setta satanica, presieduta da una sedicente maga conosciuta come Madre Guiterre. La donna non solo non collabora con le indagini, ma anzi si suicida platealmente al commissariato.
Qualche giorno dopo, una zingara sceglie di consegnare un sinistro amuleto alla giovane figlia adolescente del Ministro degli Interni, che da quel momento dà segni sempre più inequivocabili di possessione, parlando lingue a lei sconosciute, e con voci che non le appartengono. Da quel momento la famiglia, divisa se ricorrere alle cure di uno psichiatra, o affidarsi al rito esorcistico di Padre Juan, dovrà assumersi decisioni cruciali per tentare di salvare quella figlia ormai fuori da ogni controllo, e posseduta da forze inquietanti che la rendono alla stregua di una posseduta.
Sulla scia del successo contagioso ed attraente ottenuto dal film capostipite, ovvero L'esorcista di William Friedkin, il regista e sceneggiatore spagnolo appassionato di horror e noto per la sua tetralogia sui “resuscitati ciechi”, si prodiga a fornirci una sua versione dei fatti. Ne deriva un filmaccio scombinato e pasticciato quel tanto che basta per renderlo, solo a tratti, interessante ed inquietante, nonostante le evidenti falle ed ingenuità del tessuto narrativo, trascurato e greve da far rimpiangere anche certi umorismi involontari dei capitoli meno ispirati della accennata quadrilogia satanico-medioevale.
L'apporto del cast, piuttosto mediocre, non aiuta molto a togliersi di dosso l'impressione che il film sia stato girato in fretta e furia a soli fini commerciali, senza nessuna velleità artistica di sorta.
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