Regia di Gian Luigi Polidoro vedi scheda film
Non è la solita commedia 'turistica' all'italiana; Polidoro era specializzato nel lavorare all'estero, ma qui non c'è davvero nulla di divertente. Anzi, la differenza sostanziale di cui il protagonista si accorge è più preoccupante che confortante: la guerra, la povertà, l'ospitalità di facciata ed il suo ambiguo retro. E soprattutto si rivela ai suoi occhi una realtà squallida vicinissima a lui, ma finora completamente ignorata, quando viene a conoscenza delle abitudini non proprio corrette del suo collega. Una riflessione amara sui rapporti fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo, aggiornata al 1968.
Il ragionier Taddei prende il posto di un collega in un viaggio d'affari in estremo oriente. Ripercorrendo il tragitto usuale compiuto dal collega, scopre una realtà a Taddei finora sconosciuta, in apparenza accogliente e piacevole, ma, sotto la facciata turistica, ben più preoccupante, talvolta squallida, altre volte soltanto troppo diversa da lui. Il ragioniere ritorna a casa turbato, ma felice di ritrovare le vecchie abitudini e i soliti amici.
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