Regia di Leonardo De Mitri vedi scheda film
La commedia si lascia vedere, tuttavia la regia, nell'apprezzabile tentativo di dare allo spettatore anche una chiave di lettura politca, scade proprio in quella sorta di relativiso guareschiano di cui Cervi è suo malgrado ambasciatore. Fra gioventù fannullona, efficientismo capitalista all'aria-fritta, socialisti arricchiti, comunisti imbeccati ed ex fascisti (anzi squadristi dall'olio di ricino facile) col cuore d'oro, prevale il buon senso parificatore. Ma pari le cose non sono, anche se tirate a forza di buon senso.
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