Regia di Mino Guerrini vedi scheda film
Un film totalmente folle, come forse oggi sarebbe impensabile. Vinella e Don Pezzotta, nalle sua inusuale (per l'epoca) assenza di volgarità, è perfino ingenuo, sebbene non sia esattamente un film da cinema parrocchiale. La macchietta (sarebbero di più, ma il comico romano interpreta un solo personaggio di quelli cui ha dato vita radiofonica) impersonata da Giorgio Bracardi attinge al surreale e alle comiche del muto, pur facendo un uso esilarante del suo falsetto, in contrasto con la voce maschile della Sora Camilla, perpetua del parroco (interpretato da Armando Brancia) che ha allevato il trovatello Max Vinella, e con la vociona del grande amore del protagonista, Maria la Brutalona, cassiera del bar del quartiere.
Nonostante l'astruseria del soggetto (ovvia, perché il film deriva da una serie di sketch radiofonici), insomma, Vinella e Don Pezzotta fa sorridere sovente, per la sua simpatica, ruspante e infantile comicità.
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