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The green butchers

Regia di Anders Thomas Jensen vedi scheda film

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La recensione su The green butchers

di mm40
6 stelle

In Danimarca Jensen è riconosciuto più o meno come un genio, e questo già accadeva ai tempi di The green butchers, suo secondo lungometraggio dopo Luci intermittenti del 2000. Non è detto che i danesi si sbaglino. Sceneggiatore prolifico ed autore originale, Jensen scrive – da solo – anche questo film; i macellai vestiti di verde sono due squilibrati in apparenza assolutamente normali, ma in realtà degni rappresentanti del ‘lato oscuro’ della mente umana. Assaliti da dubbi, frenesie, fobie e tic, i due protagonisti non si fanno pregare quando si tratta di tagliare i ponti con i contatti umani, fino al punto di negare qualsiasi valore alla vita; si percepisce un fortissimo odore di individualismo e di disperata solitudine, caratteristiche strettamente legate alla contemporaneità con veicoli quali la psicanalisi (i rapporti tormentati con la famiglia, l’infanzia problematica) e la sociologia nell’era delle comunicazioni di massa (la popolarità come fine ultimo dell’esistenza, il ruolo di primo piano di stampa e televisione per raggiungere lo status della fama). Non c’è che dire: per essere una semplicissima (in quanto a linearità narrativa e limitatezza di luoghi e personaggi, nonché per la produzione modesta) fiaba nera, questo film stupisce perfino; rimane però attaccato allo standard hollywoodiano per eccellenza, cioè quello dell’happy ending, travolgendo tutti i personaggi (sopravvissuti) della storia in un finale pacificatorio ed in quanto tale sbrigativo e pure illogico. Ma l’intera trama di The green butchers è costellata di grottesco ed insensato (soprattutto nella figura di Svend), come l’idea per cui, in un paesino, due tizi possano fare fuori un discreto numero di persone a loro legate senza che nessuno dubiti di loro. La vita – sembra suggerirci questa storia – sa essere talvolta bizzarra, imprevedibile, fortunosamente affascinante: e allora perché quel (penalizzante) finale? 6/10.

Sulla trama

Due garzoni di macelleria, stanchi dei soprusi del capo, decidono di aprire un negozio in proprio. Gli affari vanno male, poi un incidente fortuito cambia le loro vite…

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