Regia di Masahiro Shinoda vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 24 - FUORI CONCORSO - RESTORED CLASSICS
"Spero che il mattino non arrivi mai. Adoro queste notti malvagie".
Il killer Muraki esce di prigione ed inizia a frequentare l’ambiente delle bische e del gioco d’azzardo.
Contrariamente agli anni che precedettero la sua detenzione, l’uomo nota che i locali da gioco clandestino sono frequentati ormai anche da donne. Tra queste, in particolare l’uomo nota la bellissima Saeko, una ragazza ricca che ama vivere l’ebbrezza di nuove emozioni, che intravede nell’esperienza del gioco con grosse puntate e facendosi tentare dal mondo delle droghe.
I due si notano vicendevolmente, e si piacciono, decidendo di iniziare a frequentarsi, per condividere almeno l’ebbrezza del tavolo d gioco.
Ma quando a Muraki, che viene trattato dal suo capo come un’arma utile a risolvere i problemi della concorrenza, viene commissionato l’incarico di eliminare il rivale più acerrimo del suo capo, le vite dei due si separano e si incamminano ognuna verso un finale tragico.
Masahiro Shinoda, che si fece le ossa in gioventù come assistente alla regia per il grande Yasujiro Ozu, firma con Pale Flower uno dei suoi film più memorabili, ed uno dei noir giapponesi più affascinanti degli anni ’60.
Un film crepuscolare già dalla splendida fotografia, che esalta i chiaroscuri e rende di cera il volto perfetto della protagonista Saeko, interpretata dalla bellissima Mariko Kaga.
Un film senza eroi e senza personaggi virtuosi, ma popolato di individui alla ricerca di emozioni forti a qualunque costo (la bella e corrotta Saeko che non riesce a provare più alcun sentimento che non escluda l’estremità del gesto), o di soldati su commissione che si adoperano a risolvere problemi ai loro capi, sacrificandosi talvolta fino a pagare prezzi più alti delle reciproche colpe.
Muraki fa parte di questa schiera di sicari senza eroismo, che eseguono il proprio incarico ostentando atteggiamenti tutt’altro che eroici, ma non per questo meno umani.
In quanto corrotti o corruttibili, i due amanti vivranno momenti intensi utili a dare soddisfazione ai propositi effimeri che conferiscono loro una ragione fragile, ma comunque valida per andare avanti lungo un futuro di incognite che presenta più ostacoli che orizzonti.
Il film è un piccolo gioiello noir che rimane impresso per la capacità di descrivere mirabilmente due personaggi tutt’altro che virtuosi od eroici, in grado tuttavia di esprimere, con i loro comportamenti stolti e deviati dal vizio, ma anche dignitosi e deliberati, un sentimento di umanità che li restituisce come piccoli concentrati di grande umanità e disillusione.
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