Regia di Chang-hwa Jeong vedi scheda film
Rivisto in Super8 nel praticamente altrimenti disperso doppiaggio originale cinema 1972. Completamente assente nella versione in cassetta Warner Home Video uscita per la prima volta solo vent'anni dopo. Seminale e miliare titolo dello sterminato filone e genere stesso dei "film di kung-fu", tra i primi che arrivarono in Italia nel 1972 sotto distribuzione Warner Bros.(che determinò problemi di diritti italiani i quali ne frenarono l'esistenza in vhs ai tempi anni '80, del videonoleggio e degli stessi passaggi televisivi), e non nel successivo 1973 di esplosione del fenomeno anche di costume e di copertine dei flani nei giornali italiani, grazie ai titoli distribuzione Titanus di Bruce Lee.
Non diretto da uno dei maggiori nomi quindi non certo da un Chang Cheh, è comunque tra i migliori in assoluto anche per quanto riguarda montaggio, coreografia e inventiva quasi splatter dei combattimenti, e grandiosità nell'impianto dicotomico tra buoni e malvagi, fondamento di ogni film del genere. Non può mancare neanche qui come in "Dalla Cina con furore", l'insegna della scuola cattiva e rivale, spezzata con le ginocchia o con le braccia, a suprema offesa e disprezzo.
Ben prima di Tarantino e accoliti che hanno riscoperto questi titoli con centinaia di pagine imbrattate di libri, questo era uno di quelle centinaia di titoli di cui si parlava e favoleggiava dalle visioni in sala cinematografica, con Mario il Servili e Carlo delle ElettroForniturePisane, Arduino il rilegatore da Stelio, negli anni dorati 1984-1990, mentre si mangiava le penne all'arrabbiata e le salsicce e birra con il cavolfiore e i fagioli, o tanto di cotechino e creme caramel.
John Nada
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