Regia di Alberto Vendemmiati vedi scheda film
Questo documentario testimonia le esperienze vissute da Nicole De Leo prima, durante e subito dopo l'operazione per il cambiamento di sesso da uomo a donna, un film di alcuni anni fa e che a quanto pare ha avuto pochissima diffusione, se non nei luoghi più indicati visto l'argomento. Un aspetto, questo, che ghettizza ulteriormente un'entità, mortificando proprio ciò per cui A. Vendemmiati e la sua protagonista hanno combattuto: la difesa e il diritto di espressione (in senso lato) di una "minoranza" che rivendica le proprie personalità e dignità. Infatti fin dal titolo sono queste la caratteristiche che vengono evidenziate: l'essere una persona, un corpo con un'anima e una coscienza che decide cosa è meglio per sé, magari anche sbagliando (ma non è il caso di Nicole, così determinata e salda).
Il film è davvero ben riuscito perché Vendemmiati riprende con immediatezza e serietà professionale (con una fotografia che resta lontana, per fortuna, da atmosfere ed effetti televisivi che avrebbero reso tutto più fasullo) la vita diretta di Nicole, le sue telefonate con madre e amici, le sue avventure e i suoi tentativi per riuscire a fare l'operazione in Italia con l'aiuto di associazioni di transessuali, passando quindi dai preparativi e i contrasti con la madre che non vede da tempo e non lo/la comprende, all'operazione vera e propria (durante la quale ho personalmente avuto per la prima volta in assoluto un concreto senso di nausea, tanto che son dovuto uscire dalla sala, non per qualche dettaglio - che comunque non è reso in maniera morbosa o "spettacolare" - ma per la situazione in sé e per l'atmosfera, nonostante la mia pluriennale e assodata esperienza con sangue e violenza al cinema), fino al ritorno in famiglia per testimoniarsi, incontrando sia l'accoglienza della madre che l'ostilità di altri familiari.
In un incontro a Grosseto un paio di mesi fa, Nicole ha dato direttamente prova della sua forza e della sua umanità, in un processo di maturazione che ha coinvolto gli altri e anche se stessa e che ha permesso l'inizio di una possibile comprensione reciproca. 8
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