Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Introdotta da una canzone(tta) cantata da Domenico Modugno, 'Mogli pericolose' è una commedi(ol)a di costume diretta con fiacchezza e mancanza di convinzione da parte di Luigi Comencini che, da uno script da lui stesso scritto, con Edoardo Anton, Ugo Guerra e Marcello Fondato, infarcito di luoghi comuni sulla vita di coppia, intrisa di gelosie, piccole menzogne e gallismo, trae un'opera non certo tra le sue più memorabili.
Verbosa e zoppicante, questa storiella ambientata negli anni '50 vista oggi è incredibilmente datata, specie negli intrecci delle quattro coppie che sfilano davanti alla cinepresa, tra cui merita di essere ricordata unicamente quella formata da uno spassoso Mario Carotenuto, preoccupato per il figlio che vive tra le grinfie della moglie (Pupella Maggio, anche lei bravissima), che gli impedisce ogni potenziale contatto con il gentil sesso e con la quale vive da separato in casa, ponendo un armadio tra la sua stanza e quella della donna; dimenticabili gli altri tre intrecci, che vedono protagonisti Nino Taranto e Sylva Koscina, moglie giovane di lui che si scatena per scommessa in un'audace (forse per l'epoca) danza del ventre - uno scatenato Carotenuto, ammirandone le grazie e rivolgendosi al figlio, dice: ''Guarda l'Oriente!'', è la migliore battuta del film - Renato Salvatori, medico e marito di Giorgia Moll ed infine Franco Fabrizi, nel consueto ruolo di conquistatore, spiato costantemente dalla consorte Dorian Gray, sobillata dalla madre.
Il personaggio interpretato da Carotenuto guarda in tv la famosa scena del ballo di Silvana Mangano in 'Anna', già citata in maniera divertente anche da Nanni Moretti in 'Caro diario'.
Un Comencini minore.
Voto: 5.
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