Espandi menu
cerca
Un viaggio attraverso H

Regia di Peter Greenaway vedi scheda film

Recensioni

L'autore

kotrab

kotrab

Iscritto dal 1 gennaio 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 159
  • Post 21
  • Recensioni 1564
  • Playlist 33
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Un viaggio attraverso H

di kotrab
10 stelle

I mondi greenawayani si fanno sempre più complessi, i livelli di rappresentazione/immaginazione si stratificano, uno spazio circoscritto diventa capace, tramite la mente e un cineocchio, di aprire varchi e viaggi quasi allucinati, generati e vanamente e fallacemente "dominati" dai tentativi della ragione e dalle sue organizzazioni per l'orientamento.

In A Walk Through H entriamo in un museo scarno, la mdp procede rettilinea in avanti, poi devia, si avvicina ad uno della serie di quadri, disegni e pitture dello stesso regista, ma che sono principalmente mappe fatte da Tulse Luper per studiare le migrazioni degli uccelli. Il collezionista, la voce fuori campo di C. Cantlie, ci guida, anzi cerca di farlo, spiegando l'origine dei quadri e descrivendo, interpretandoli, i percorsi stranianti, zone disseminate da astrazioni e misteri, più che riferimenti chiari, labirinti che diventano il cammino verso un altrove, una zona mitica e mistica distante 1418 miglia (la lunghezza in piedi della stessa pellicola), la meta appunto per la reincarnazione dell'ornitologo, scandita dalle note di Michael Nyman.

Quelle degli uccelli sono «apparizioni-guida» che servono all'ornitologo per orientarsi e trovare la propria direzione. Gli animali infatti guidano verso la meta il viaggiatore, sempre più disorientato e indeciso sul cammino da seguire e sull'andatura da adottare. [...] Nel disegno del film la peregrinazione mitico-religiosa dell'anima è in stretta connessione con la migrazione biologica degli uccelli, un argomento che Tulse Luper conosceva bene. [...] La migrazione ha in comune con la reincarnazione dell'ornitologo la ciclicità del viaggio sempre identico a se stesso.  [...] La lettera «H», come il cortometraggio H is for House aveva dimostrato, racchiude sia il paradiso (Heaven) che l'inferno (Hell). (Domenico De Gaetano, Peter Greenaway - Film, video, installazioni, Lindau)

Esperienza quindi metalinguistica, metafisica e infine anche metacinematografica. 9 1/2

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati