Espandi menu
cerca
Otto; or, Up with Dead People

Regia di Bruce La Bruce vedi scheda film

Recensioni

L'autore

port cros

port cros

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 46
  • Post 4
  • Recensioni 673
  • Playlist 18
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Otto; or, Up with Dead People

di port cros
7 stelle

Otto, un giovane zombie appartenente alla nuova ondata di non-morti evoluti e gay, esce dalla tomba ed inizia a vagare spaesato e catatonico per la Germania, con un cappuccio perennemente calato sulla testa, senza ricordare nulla della sua vita passata, ma manifestando una singolare ritrosia a nutrirsi di carne umana. Quando si presenta alle audizioni della regista Medea Yarn, la pretenziosa autrice lo trova perfetto come protagonista  per il suo nuovo film di denuncia sociale sulle storture della moderna società consumistica e conformista. Nel frattempo Medea sta ultimando le riprese di un'altra pellicola, il porno-politico "Up With Dead People" sulla rivolta degli zombie contro la società, e chiede al protagonista Fritz di ospitare Otto a casa sua e di occuparsi di lui. Dopo un incontro sessuale sanguinolento con un giovane incontrato all'uscita di una discoteca, nella mente di Otto cominciano a riaffiorare lampi di ricordi della sua vita precedente, soprattutto della relazione con un ragazzo.

 

 

Originalissima variazione sul tema dello zombie movie, "Otto; or, Up With Dead People" di Bruce la Bruce è un film sperimentale affascinante ma difficilmente classificabile: presentato come un horror porno, in realtà finisce per non essere nessuna delle due cose. In compenso è sicuramente ricco di trovate stilistiche spiazzanti e audaci, intrecciando colore e bianco e nero, riunendo l'umorismo macabro, il sesso esplicito e il gore sanguinolento ( a volte nella stessa scena). 

 

 

Dal punto di vista della possibile lettura come film di critica politico-sociale risulterebbe sicuramente più debole, ma rimane il dubbio che il regista Bruce La Bruce abbia voluto piuttosto satireggiare le pretese autoriali impegnate della sua alter-ego sullo schermo Medea Yarn (come si evince dal fatto che Otto, nel suo stato catatonico, rimane sempre indifferente alle pappardelle politico-ecologiste con cui Medea gli psiega il significatoi delle scene del film che stanno girando).

 

Bella la colonna sonora.

 

Geniale l'idea di rappresentare la fidanzata di Medea perennemente intrappolata in un film muto in bianco e nero anni 30!

 

otto3

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati