Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film
Ho sempre trovato interessante il cinema di Eugenio Cappuccio e personalmente sono fra quelli che considerano "Volevo solo dormirle addosso" un vero e proprio cult generazionale. Avevo letto delle polemiche attorno a questo suo ultimo "Se sei così, ti dico sì" - titolo peraltro orrendo - a causa della partecipazione della chiacchieratissima Belén Rodriguez per cui ho tentato di approcciare la pellicola limitando il più possibile sia le aspettative che i pregiudizi. A fine visione, tutto sommato, il risultato mi è sembrato dignitoso, nulla più. Solfrizzi ed il suo Piero Cicala (che tanto rimanda al Pisapia di Servillo e Sorrentino) lasciano il segno grazie ad un'ottima caratterizzazione dell'attore pugliese e ad una bella storia di seconde occasioni che emoziona quanto basta senza però risultare patetica o stucchevole. Credibile, così come è credibile la soubrette argentina nel ruolo della diva, nonché icona mediatica, che incrocia la sua strada con quella del cantante caduto in disgrazia. Quello che non funziona nel film di Cappuccio è proprio la bizzarra relazione che si viene ad instaurare fra i due: alle stelle lei, nella stalla lui. Ok che gli opposti si attraggono ma qui si forza troppo la mano e la tiritera sull' umanità delle star fa tanto retorica su commissione. Per il resto, metà film viaggia su buoni livelli, con innesti da road movie, una buona messa in scena e discrete caratterizzazioni di contorno. Quella sorta di romantico cinismo che caratterizza il cinema del regista di Latina si fa sentire in tutta la prima parte dopodiché viene meno a favore di toni più concilianti che però impediscono al film di prendere pieghe ben più interessanti di quelle canoniche da happy end. Poteva senz'altro andare meglio ma anche peggio, molto peggio per cui non resta che aspettare Cappuccio al varco della prossima prova. Magari con meno compromessi.
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