Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film
Piero Cicala è un ex cantante che ha conosciuto un fuggevole momento magico nei primi anni '80 con una commercialissima hit balneare e che, abbandonata da un pezzo la scena musicale e ormai giunto alle soglie dei sessanta, vive nell'amarezza di non essere mai stato capito ed apprezzato come interprete "serio" e sbarca il lunario facendo il cuoco in un ristorantino della provincia barese. Un inaspettato invito ai "Migliori anni" di Carlo Conti per ricantare il suo trashissimo successo di tanti anni prima gli offrirà la possibilità di un impensabile rilancio e l'occasione di un viaggio in America in compagnia di una splendida diva argentina che, incredibilmente, sembrerebbe essersi invaghita di lui. Con un incipit estremamente stuzzicante e la tragicomica e sofferta maschera di un dimesso e bravissimo Emilio Solfrizzi (anche se forse un po' fuori parte: troppo giovane per interpretare un sessantenne), il film di Eugenio Cappuccio poteva essere un gioiellino di umorismo agrodolce sui sogni infranti e sul sussulto di orgoglio e la voglia di vivere di un uomo stanco, disilluso e senza particolari qualità: e invece "Se sei così ti dico si" brucia rapidamente i buoni presupposti iniziali, appiattendosi sull'improbabile figura della bella Talita/Belen (gran bella ragazza ma non certo un'attrice: comunque decente la sua performance) per risolversi in un andamento improbabile e buonista e sfiorare il ridicolo con l'esibizione di Cicala nella festa in America, che sembra citare in maniera involontariamente esilarante il finale di "Mezzo destro, mezzo sinistro", con il riscatto di Andrea Margheritoni durante la trasferta di Mitropa Cup in Germania. Peccato davvero, la classica occasione mancata: due stelle.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta