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Se sei così ti dico sì

Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film

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La recensione su Se sei così ti dico sì

di mm40
2 stelle

Parabola sempliciotta sulla voracità e sul vano egocentrismo del mondo dello spettacolo, questo Se sei così ti dico sì è un progetto partorito da Antonio Avati, fratello e produttore di Pupi, che firma il soggetto insieme al regista e a Claudio Piersanti (in sceneggiatura si aggiunge Guia Soncini). Il film finisce al centro dell'attenzione da subito poichè vi partecipa la vacua divetta del momento, Belen: bella e fondamentalmente neppure dannosa nella recitazione, ma da qui a farne un'attrice c'è ancora tanta strada da fare; il protagonista maschile è invece Emilio Solfrizzi, altro volto televisivo che ha però già maturato qualche esperienza più o meno dignitosa nel cinema (con Soldini, Rubini e Monteleone fra gli altri) e che se la cava senza grosso impegno. La storia è un concentrato di banalità già straviste: la grande occasione del ritorno alla fama è la medesima proposta in Ginger e Fred da Fellini (1985), film in cui Cappuccio lavorò proprio come assistente di regia; neppure può definirsi originale l'incontro fortuito fra due destini accomunati dalla medesima problematica (seppure affrontata da punti di vista diversi, ma i due personaggi centrali del film sono sostanzialmente vittime del luccicante trappolone dello show business, incapaci di reagire e tantomeno di fuggire). A ben guardare, Se sei così ti dico sì non è un prodotto girato male, recitato da cani o volgare: in questo fa tirare un sospiro di sollievo (l'ultima, squalificante esperienza registica di Cappuccio era stata per un film con protagonista Fabio Volo), ma è altrettanto palese che ricercare dei contenuti in un lavoro di simile fattura sia totalmente insensato. Così come è inutile discutere la didascalica scelta di affibbiare il cognome Cicala (=sprecone) al personaggio di Solfrizzi, decaduto rapidamente dalle stelle alle stalle e incapace di farsene una ragione. Ruoli secondari per Iaia Forte e Salvatore Marino. 3/10.

Sulla trama

Il cinquantenne Piero Cicala, cameriere pugliese, viene chiamato a partecipare a una trasmissione Rai sulle 'vecchie glorie': dovrà cantare una canzone che portò al successo (il suo unico) negli anni '80, Io te e il mare, prima di precipitare nel dimenticatoio. Destino vuole che durante lo show incontri la bella soubrette sudamericana Talita...

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