Regia di Giulio Questi vedi scheda film
Horror colto e fuori dagli schemi, per uno dei registi più bizzarri del panorama di genere italiano.
Questi infarcisce la sua opera di un simbolismo ermetico alla lunga sempre più massiccio, basti pensare alle ultime due inquadrature, e costruisce un film sulla stregoneria tra i più malsani e perversi (seppure con un certo tatto) che io abbia mai visto. Si potrebbe quasi dire che abbia un effetto allucinogeno sullo spettatore.
Questi suggerisce rapporti incestuosi, invasamenti collettivi sia di carattere onirico (alcune inquadrature anticipano certe di Zombi) che reali, per pennellare un'atmosfera che dir malata è dir poco. Ed è proprio l'atmosfera, piuttosto che il soggetto, la vera protagonista del film.
Credo di poter dire che Questi, sia pure in chiave personale, abbia girato la sua pellicola avendo come riferimento principale Rosemary's Baby (filtri, donne incinte a causa di stupri magici, condomini bizzarri), miscelando attorno alla storia polanskiana dei rituali dal retrogusto stregonesco/meridionale.
Il ritmo è lentissimo e sviluppa il soggetto in modo poco lineare, sconfinando spesso nei territori del trip mentale.
La Bosé è bravissima, dapprima nei panni di una fattucchiera truffatrice poi invece sempre più vera strega (memorabile la scena in cui "partorisce" dalla bocca una serie di ranocchie).
Degli Esposti, che interpreta il figlio della maga, ha invece la parvenza dello spettro. Davvero inquietante, specie quando vaga nei corridoi armato di coltello o quando addestra dei bambini terribili ad aggredire a morsi i passanti.
Il terzo ruolo importante, gli altri sono di mero contorno, va a Tina Aumont, a cui viene affidato il ruolo di un'ingenua e credulona cliente. Alla fine finirà per essere la cavia dei giochi perversi dei due stregoni.
In definitiva un film psichedelico, molto lento e pieno zeppo di simbolismi. L'obiettivo di Questi non è quello di intrattenere lo spettatore, ma di mandargli dei suggerimenti quasi subliminali per comunicare un qualcosa che va oltre al mero mostrato. Film per specialisti e per nulla commerciale. Un delirio controllato da una certa logica, una logica esoterica, da qui il titolo del film...
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