Una linea aerea passa sopra a un pacifico convento, compromettendo la quiete del luogo e anche l’integrità di un affresco del Trecento ivi conservato. Due monache partono così per Roma decise a convincere l’ingegnere da cui dipende il percorso dei jet a far modificare la rotta. Ma un cambio di percorso costerebbe caro in termini di carburante: l’accordo sembra impossibile.
Cinema di buoni sentimenti, garbatamente ironico, interpretato da un notevole cast artistico. Dirige, con raffinata tecnica e infantile poesia, l'indimenticabile Luciano Salce.
un film costruito sugli equivoci,debole sotto ogni punto di vista,sicuramente uno dei lavori minori di Salce....e di Nazzari,per non dire della Spaak....lasciate perdere,voto 4....e sono stato magnanimo.
Quercianello, piccolo paese collinare attraversato dal traffico aereo che percorre la rotta Roma-Milano-Monaco, ospita un orfanotrofio gestito dalle monache di un convento. Al suo interno è presente un prezioso affresco del '300 - dedicato alla santa locale, Domitilla - danneggiato dalle continue vibrazioni provocate dai rumorosi velivoli di passaggio. Suor Celeste… leggi tutto
Perché questa commedia del primo Salce, situata cronologicamente poco dopo i grandi successi de Il federale e La voglia matta (con il quale condivide la protagonista, Catherine Spaak), è finita nel dimenticatoio così in fretta? Difficile a dirsi, ma il discorso potrebbe quantomeno ampliarsi in riferimento a tutta la parte iniziale della carriera del futuro regista di… leggi tutto
Quercianello, piccolo paese collinare attraversato dal traffico aereo che percorre la rotta Roma-Milano-Monaco, ospita un orfanotrofio gestito dalle monache di un convento. Al suo interno è presente un prezioso affresco del '300 - dedicato alla santa locale, Domitilla - danneggiato dalle continue vibrazioni provocate dai rumorosi velivoli di passaggio. Suor Celeste…
Film scioccherello, da sala parrocchiale, testimone di un'epoca che non c'è più, al pari di una canzone di Orietta Berti cantata al Festival di Sanremo. Fatta la tara della simpatia degli interpreti (soprattutto Amedeo Nazzari e Umberto D'Orsi), sembra di essere in un Marcellino pane e vino con le suore al posto dei frati. Il che la dice lunga sul tipo di umorismo e sulle pretese…
Film del 1963 e non del 1965. Film fresco, scorrevole, leggero, dove tutto si sussegue con ritmo e gli avvenimenti si legano concatenandosi in una corsa "salvifica" verso un finale che ci aspettiamo fin dalle prime scene. Ma non è un giallo, per cui anche se si capisce come finirà non si può affatto supporre quale sarà la strada che il Buon Pastore del Cielo indicherà alla Beata…
Perché questa commedia del primo Salce, situata cronologicamente poco dopo i grandi successi de Il federale e La voglia matta (con il quale condivide la protagonista, Catherine Spaak), è finita nel dimenticatoio così in fretta? Difficile a dirsi, ma il discorso potrebbe quantomeno ampliarsi in riferimento a tutta la parte iniziale della carriera del futuro regista di…
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Commenti (2) vedi tutti
Cinema di buoni sentimenti, garbatamente ironico, interpretato da un notevole cast artistico. Dirige, con raffinata tecnica e infantile poesia, l'indimenticabile Luciano Salce.
leggi la recensione completa di undyingun film costruito sugli equivoci,debole sotto ogni punto di vista,sicuramente uno dei lavori minori di Salce....e di Nazzari,per non dire della Spaak....lasciate perdere,voto 4....e sono stato magnanimo.
commento di ezio