Regia di Kenji Mizoguchi, Takumei Seiryo vedi scheda film
In questo film, le problematiche sociali si rivestono dell’aura della favola. Nel romanzo di Kyoka Izumi, da cui il film è stato tratto, alla romantica coppia di innamorati fa da sfondo un’umanità rozza e pittoresca, in mezzo a cui spiccano, come figure particolarmente negative, il lanciatore di coltelli Minami e l’usuraio Iwabuchi. Protagonista assoluta è comunque la donna, che, come in buona parte della filmografia di Mizoguchi, si sacrifica per amore o generosità, mentre cade vittima dell’altrui slealtà, avidità e vigliaccheria. Il suo modo di mantenere integra la propria dignità è rispondere alla violenza con onesta mansuetudine, nascondendo il dolore dietro un nobile silenzio. Un pudore che il film rispetta con poetica discrezione: è, infatti, solo uno spiraglio quello che Mizoguchi apre sul cuore di Tomo, lasciando che l’intimo strazio dei dilemmi decanti in una soave elegia.
Su Cinerepublic la recensione corredata di immagini:
http://cinerepublic.film.tv.it/the-water-magician-1933-di-kenji-mizoguchi-e-tak/2445/
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