Regia di Greg Mottola vedi scheda film
Paul è la commedia tipica americana di questi anni, solamente un po' meno volgare della media (vedasi a tale proposito, per capire come si possa sprofondare in un becero trogolo di nefandezze e scempiaggini gratuite, il precedente lavoro di Mottola Suxbad). Un on the road con l'alieno per famiglie, comprensivo di tutte le solite noiose trovatine del genere 'alien' e dei blandi e patetici escamotage hollywoodiani che tanta presa sul pubblico ancora riescono a fare, nonostante da almeno venti-trent'anni il cinema americano non sia capace di superare questa fase infantile-demenziale. Pertanto sì, certamente sarà un successo: ma a che prezzo? Al prezzo di non dare alcun peso alla storia (una sceneggiatura che ricicla i più palesi e pertanto fastidiosi luoghi comuni della fantascienza, nerd creduloni compresi, firmata dai protagonisti Simon Pegg e Nick Frost) e di lasciarsi incantare dagli effetti speciali, unica vera nota positiva di tutto il lavoro. Qualche frecciatina goliardica nobilita un complesso di dialoghi di straordinaria piattezza e faciloneria; peccato che la superficialità nella scrittura del film affossi anche le poche trovatine apprezzabili; ad es. una cristiana fondamentalista che, incontrando un extraterrestre, viene convertita al darwinismo e finisce addirittura per ringraziare il suo nuovo amico spaziale dicendogli - testuali parole - "Tu mi hai liberata". Eccessivo, didascalico ed eccessivo. Per tacere dello stupido lieto fine totalmente american-style (il solito tronfio trionfo), oltraggio made in Hollywood all'intelligenza dello spettatore. Nell'originale statunitense la voce di Paul è affidata a Seth Rogen, mentre in Italia è di Elio (delle Storie tese). 4/10.
L'alieno Paul, dopo decenni di reclusione, fugge dall'Area 51. Sale sul camper di due nerd convinti che gli alieni esistano; comincia così una fuga dall'Fbi verso l'astronave del ritorno a casa.
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