Regia di Greg Mottola vedi scheda film
Greg Mottola rilancia i nerd, strizzando l’occhio a Spielberg. Paul rivisita la fantascienza con un approccio sfacciatamente ironico, ma più con il maturo disincanto della commedia che con lo spirito provocatorio della parodia. Alla caricatura, Mottola preferisce qui la semplificazione derivante dall’adesione al realismo, che infrange tutti i miti letterari, e riduce ogni storia ad un confronto diretto tra individui non necessariamente normali, ma sicuramente imperfetti, nel coraggio come nella paura, nell’odio come nell’amore. L’alieno caduto tanti anni fa sulla Terra ha l’aspetto di un E.T. invecchiato, che conosce ormai troppo bene gli uomini per cadere nelle loro trappole. Il suo atteggiamento è accomodante e cameratesco con gli esseri inoffensivi, ma astuto e spietato con quelli pericolosi, come si addice ad un tipo navigato, che della vita sul nostro pianeta ha imparato ormai tutte le regole. La sua disinvoltura lo rende un personaggio trasversale ai generi, capace di prodigi taumaturgici come un romantico supereroe, di furbeschi stratagemmi come un gangster consumato, di sferzate dialettiche come un brillante polemista. Nel caotico mondo delle imprese umane, quell’extraterrestre dalle forme stereotipate, con il corpo scheletrico e la testa enorme, rappresenta un’avanguardia intellettuale che, dietro un modo di fare rude e schietto, nasconde una sublime sintesi di illuminismo filosofico e culto del soprannaturale, di scienza razionale e fantasia fiabesca. La “prigione” da cui fugge è il limite del nostro sapere, che può essere travalicato solo con un volgare sconfinamento nell’orrore; e la “casa” verso cui aspira a ritornare è la definitiva pacificazione derivante dalla conoscenza assoluta. C’è posto per pensieri grandi, dentro i frastagliati contorni di questa storiella apparentemente ingenua e scarabocchiata come un fumetto dozzinale: ed è bello scoprirlo sorridendo alle imprese di un pupazzo digitale dallo sguardo ora languido, ora feroce, che manifesta la sua straordinarietà accompagnando, nel loro sgangherato viaggio americano in camper, una coppia di imbranatissimi studenti inglesi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta