Regia di John Whitesell vedi scheda film
Di male in peggio, raschiando il fondo del barile, s'arriva ad imbattersi anche nel terzo stanco capitolo di una saga tutt'altro che necessaria, quella di Big Momma. Non che Martin Lawrence mi sia mai particolarmente andato a genio, lo reputo un tipico ed incomprensibile caso di sopravvalutazione statunitense ma c'è da dire che nulla all'interno della sua filmografia è al livello di questi patetici e sterili esercismi di trasformismo. Voglio dire: agente FBI in missione sotto copertura e travestito da nonna afro sovrappeso. Si può trovare uno storyboard più fiacco ed idiota? Come se non bastasse, qui abbiamo la versione padre-figlio con i camuffamenti raddoppiati e con un indagine di routine ambientata in una scuola femminile stile "Fame" (il remake) giusto per dar occasione al giovane Brandon T. Jackson di farci vedere quanto (non) ci sa fare con l'hip hop. Scadente in ogmi minimo dettaglio, incluso il trucco per inciso, il film di John Whitesell ha i suoi momenti più insulsi in una laida partita di Twister e nello spreco delle grazie di una bomba come Jessica Lucas.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta