La recensione su The New Daughter

di Dom Cobb

4 stelle

The new daughter e' un film essenzialmente poco conosciuto e poco
pubblicizzato. Se non sbaglio qui in Italia dovrebbe essere giunto come
inedito, cioe' bypassando il circuito delle sale in favore
direttamente dell'home video e dei passaggi televisivi. Si tratta di
un horror abbastanza prevedibile che si inserisce nel sotto-filone delle
case infestate e delle maledizioni a cui vanno incontro i nuovi inquilini.
Nel film il protagonista Kevin Costner, uno scrittore da poco (mal)
divorziato dalla moglie si trasferisce in una villa assieme alla figlia
adolescente e al figlio piu' piccolo; ben presto si accorge che la
figlia assume comportamenti sempre piu' maniacali e pericolosi
(repentini cambi d'umore, aggressivita', perenne melessere fisico)
e che tutto cio' e' dato dalla malefica influenza proveniente da
un tumulo posto vicino a casa. Il tumulo sarebbe una sorta di montagnola
di terra e radici che si scopre essere la tomba di antichi semi-dei
decaduti i quali, per poter sopravvivere, fuoriescono dal tumulo stesso per
cibarsi delle persone e per trasformare la figlia di Costner nella loro
nuova discendente. Niente di nuovo sotto il sole: per chi ha visto qualche
altro horror (e non occorre essere dei profondi appassionati) i rimandi ad
altri titoli - anche piu' blasonati - sono innumerevoli. Qualche
esempio: la villa si trova isolata oltre un bosco, vicino alla classica
cittadina del sud degli Stati Uniti (qui mi viene in mente il film The
skeleton key); gli spiriti malefici che provengono da una sorta di
cimitero rimandano a Poltergeist; il figlio di Costner riesce ad intuire
che vi siano presenze maligne (Il sesto senso); anche il finale, con gli
dei malvagi che cercano di penetrare in casa mi ha ricordato, come
dinamiche, Signs di Shymalan. Un ultimo esempio che merita, pero', di
essere citato: i "cattivi", quando (rigorosamente di notte)
escono dal tumulo, si preannunciano con una sorta di nebbia; un titolo a
caso: Fog di Carpenter.

Kevin Costner sul tumulo.

Quindi il film segue diligentemente i binari del
genere, tanto che anche l'epilogo appare abbastanza prevedibile, con
il sacrificio del protagonista ed il cliffhanger finale che lascia il
dubbio che non tutti i mostri siano stati uccisi. Costner comunque e'
professionalmente bravo nel mettere in scena un uomo qualunque che si trova
a dover combattere - disperato - contro forze piu' grandi di lui per
salvare una figlia ormai posseduta dalle forze del male; professionale
anche l'attrice Samantha Mathis, che gia' conoscevo dai tempi di
Super Mario Bros. (che è un orrore per quanto è stato girato male)
e di Broken Arrow di John Woo. In sostanza, The new daughter non
aggiunge granche' di nuovo al genere, lasciandosi vedere perche'
comunque e' stato girato in maniera diligente, ma per un attore di
vecchia data come Costner questo titolo non rappresenta di certo un
tassello utile o importante per il proprio curriculum artistico; semmai
preferirei vedere Costner di nuovo in azione come regista dopo tutti
questi anni. Possiamo dire, percio', che The new daughter e' un
film che si puo' vedere piu' che altro per curiosita', ma la
sua importanza, come titolo, non va oltre.