Regia di Rupert Wyatt vedi scheda film
Il prequel del capolavoro di Scheffer è un atto scontato, nell’epoca del cinema senza idee. Si narra di come sia nato il pianeta narrato nel libro di Boulle e nell’omonimo film del 1968.
“L’alba del pianeta delle scimmie” emoziona. L’empatia col protagonista umano Will (un sempre bravo James Franco) e la partecipazione emotiva alla trasformazione, personale e sociale, dello scimpanzè Caesar, tecnicamente definito alla perfezione e emotivamente tratteggiato con maestria (tanto da sembrare a tratti più umano degli umani stessi), sono gli aspetti migliori del film, che però, a parte essersi inventato che tutto è nato da una (filantropica) iniziativa nel campo della medicina, per il resto non dice assolutamente nulla. “E’ bello ma non balla”, si dice dalla mie parti…
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