Regia di Rupert Wyatt vedi scheda film
'L'alba del pianeta delle scimmie', diretto da Rupert Wyatt che, notizia di pochi giorni fa, verrà sostituito da Matt Reeves ('Cloverfield') per il seguito, è il prequel del classico di fantascienza 'Il pianeta delle scimmie' di Franklin J. Schaffner nel 1968.
Pur non essendo un fan di questo tipo di film, bisogna riconoscere diversi pregi a tale opera: la bravura del regista nelle scene intimiste iniziali tra la scimmia Cesare e il dottore interpretato con personalità da James Franco e in quelle più colossali, nella seconda parte, in cui è il branco di scimmie a ergersi protagonista, che raggiungono il climax con la 'battaglia' sul Golden Gate di San Francisco.
Ottimo il lavoro per la mimica facciale grazie a Andy Serkis, ormai uno specialista per la motion capture - al suo attivo il leggendario Gollum de 'Il signore degli anelli' e 'King Kong' - che dà vita ad un'incredibile espressività per la scimmia leader della rivolta, il suddetto Cesare ma così così per quanto riguarda i movimenti degli altri animali, a mio avviso a scatti.
L'altro difetto per me sta nel fatto che tutti i personaggi umani, nonostante le buone prove del cast - su tutti la sofferta prova di John Lithgow - sono decisamente poco interessanti e unidimensionali; i gestori del locale in cui le diverse tipologie di primati sono custodite sono tratteggiati come degli aguzzini già visti in altre decine di prison movie.
Bella visivamente l'idea del virus che si propaga attraverso il traffico aereo in tutto il mondo.
Voto: 7.
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