Regia di Rupert Wyatt vedi scheda film
Ho appena finito di rivedere il film, quindi ne approfitto per pubblicare le riflessioni che elaborai 5 anni e mezzo fa dopo la prima visione, senza apportare modifiche se non in qualche elemento più o meno grammaticale.
Prequel/Reboot della Saga cinematografica Planet of the Apes, Rise mescola sapientemente il racconto delle origini rivoluzionarie del PotA (mostrate in Conquest of e Battle for) con il rovesciamento in chiave contemporanea dello Scenario costruito nel PotA originario (cinematograficamente parlando), il tutto però rielaborato affrontando le attuali problematiche sociali. Caesar, la Guida storica della Rivolta scimmiesca che porterà (o potrebbe portare: come in Battle for anche qui il Futuro è aperto, anche se cupo per l'Umanità) al Ribaltamento della "gerarchia animale", ottiene l'intelligenza superiore in seguito ad un esperimento genetico (la madre subisce iniezioni di un virus ingegnerizzato per combattere l'Alzheimer). In ottimi rapporti con un umano e la sua famiglia, egli si troverà rinchiuso in una sorte di "prigione per scimmie" dopo uno scontro con un vicino (causato dal tentativo di proteggere il padre malato del co-protagonista umano). A contatto per la prima volta con i suoi "co-specie", Caesar scopre la crudeltà umana, e decide di guidare una Rivolta per la Libertà.
Oltre al sempre presente Tema della Dignità di ogni Essere vivente e della Lotta per la Libertà (presente anche nel remake burtoniano, forse il film più debole sia nel franchise che nella Filmografia del Regista), l'Introduzione del Virus anti-Alzheimer come origine dello sviluppo intellettivo degli Apes (termine che designa le specie di scimmia selezionate), oltre a riscrivere le basi della Saga (che si fondava su un paradosso temporale, almeno da Beneath in poi) introduce il Tema dei Dilemmi etici della Scienza: la volontà di fare del Bene (trovando ad esempio cure a malattie devastanti come l'Alzheimer) giustifica la manipolazione della Natura e lo sfruttamento degli altri esseri viventi, in particolare animali? Un Tema forse svalutato nel Cinema, ma sempre più importante nel Mondo odierno, assieme alla Critica dell'industrialismo ad ogni costo (in particolare se intriso di scienza, e peggio se approfitta di intenti "altruistici"): quando poi questi Temi sono trattati con intelligenza in Opere sì commerciali ma anche Artistiche come questo Film, è ancora meglio.
Wyatt dimostra una grande abilità nella messa in scena, rendendo intense le scene sentimentali e genuinamente Epiche le sequenze d'azione (pulite e comprensibili, nonostante il concitamento e la mole di distruzione), inoltre riesce ad utilizzare sapientemente (nonostante ogni tanto si noti un invecchiamento della grafica) la CGI e in particolare la Motion Capture (curata, credo, da Serkis stessio, già allora esperto nel Settore) catturando mirabilmente le espressioni delle scimmie e integrandole con convinzione, invece di infilare gli attori e le attrici reali in un set computerizzato (come invece sembra accadere sempre più spesso nei blockbuster hollywoodiani contemporanei, in particolare quelli ambientati in universi condivisi di origine fumettara).
I richiami ai Film precedenti (in particolare al Classico del '68) sono gustosi e ben integrati con la vicenda (senza interrompere la finzione per evidenziare le citazioni), il Cast, reale e in motion capture, è tutto calato perfettamente nei vari Ruoli, il Montaggio è ottimo, la Fotografia pure, le Musiche commentano bene il Tutto.
Insomma, un gran bel Film, capace di intrattenere e di stimolare costantemente Riflessioni e Dubbi sociali: per questo è l'ideale Rilancio di una Saga politica come Planet of the Apes.
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